Applicazione dell'ozonoterapia in odontoiatria pediatrica
«L’ozonoterapia è consigliata nella gestione della carie dentale profonda, carie della prima infanzia (ECC), ipomineralizzazione degli incisivi molari (MIH), terapia canalare, remineralizzazione, igiene dentale e profilassi dentale, nei bambini piccoli e nei pazienti pediatrici non cooperativi.
L’ozono è una tecnica semplice e indolore. Non ultimo è il vantaggio della sua capacità di ridurre l’ansia e il livello di stress del paziente migliorando la cooperazione. Tutti i ricercatori sono d’accordo su questo punto».
Queste le conclusioni contenute nello studio specialistico Application of Ozone Therapy in Paediatric Dentistry.
Lo studio è stato condotto da:
- Maurizio D’Amario, Mariachiara Di Carlo, Giuseppe Marzo, Mario Capogreco, dell’Università degli Studi dell’Aquila (Unità Odontoiatrica, Dipartimento di Scienze della Vita, della Salute e dell’Ambiente);
- Lucia Memé, dell’Università Politecnica delle Marche (Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Cliniche Specializzate);
- Giorgio Matarazzo, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (Unità di Odontoiatria);
- Salvatore Massimo Natale, Ricercatore Indipendente (Roma).
Il lavoro in oggetto è stato pubblicato il 2 novembre da “Applied Science” in un numero speciale intitolato “New Advances in Clinical Dentistry”.
Spiegano gli autori che l’uso terapeutico dell’ozono è stato a lungo suggerito in odontoiatria generale e odontoiatria pediatrica per le sue proprietà antimicrobiche, virucide, disinfettanti e biocompatibili.
L’ozono ha anche proprietà antinfiammatorie, analgesiche e immunostimolanti, e favorisce la rigenerazione dei tessuti. Lo studio in oggetto esplora la recente letteratura sull’ozonoterapia in odontoiatria pediatrica e suggerisce campi di applicazione per futuri studi randomizzati controllati (RCT). I positivi effetti terapeutici dell’ozono e dei suoi derivati, olio e acqua ozonizzata, sono stati studiati in diversi campi della medicina, sin dal XIX secolo.
I principali benefici per la salute dell’ozonoterapia includono:
- inattivazione ed eliminazione dei patogeni: batteri, funghi e virus Gram-positivi e Gram-negativi;
- stimolazione del sistema immunitario e miglioramento della circolazione;
- diminuzione dell’infiammazione e del dolore;
- stimolazione del sistema antiossidante umorale;
- ripristino di un adeguato metabolismo dell’ossigeno;
- prevenzione delle lesioni da shock e ictus;
- induzione di un ambiente ecologico amichevole;
- aumento delle funzioni cerebrali e delle attività di memoria.
L’uso terapeutico dell’ozono è stato suggerito per molto tempo in campo odontoiatrico – dal 1980 ad oggi – per le sue proprietà antimicrobiche, virucide e disinfettanti. L’ozono è biocompatibile e possiede proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie e analgesiche che favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
L’ozono ha mostrato effetti positivi in odontoiatria generale per la sterilizzazione delle apparecchiature, la gestione della guarigione delle ferite chirurgiche, la carie dentale e la prevenzione conservativa, gengiviti e parodontiti, lichen planus orale, alitosi, dolore post-chirurgico, osteonecrosi della mascella e prevenzione della post-estrazione alveolite, formazione di placca e biofilm, disinfezione dei canali radicolari, riduzione dell’ipersensibilità dentinale, controllo dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare e miglioramento dello sbiancamento dei denti.
L’ozonoterapia è un metodo conservativo e minimamente invasivo, un trattamento relativamente a basso costo e indolore che potrebbe migliorare l’accettabilità del paziente e la compliance con un basso rischio di effetti avversi. Lo scopo della presente rassegna narrativa è riassumere la letteratura disponibile sulle applicazioni dell’ozono in odontoiatria pediatrica e suggerire possibili campi di applicazione, che dovrebbero essere ulteriormente studiati con studi randomizzati e controllati (RCT).
I progetti di studio degli articoli degli ultimi dieci anni si concentrano principalmente sulla prevenzione della carie dentale, sulla gestione della carie dentale e sulla gestione della pulpectomia. Spiega lo studio che, attualmente, la carie dentale e la perdita precoce dei denti primari sono le malattie infantili più comuni che incidono sulla qualità della vita dei bambini nel mondo. La “American Academy of Pediatric Dentistry” (AAPD) definisce la carie della prima infanzia (ECC) come la presenza di uno o più denti decidui cariati, mancanti (a causa della carie) o ripristinati prima dei 71 mesi di età.
Diversi studi hanno rilevato che l’ECC è prevalente tra i bambini con un background socioeconomico basso, e che alte percentuali di denti primari cariati cavitati nei bambini in età prescolare non vengono trattate. In questo contesto, la terapia con ozono è la più efficiente e la più sicura per la salute, semplice e indolore.
Matteo Beretta e F. Federici Canova, nell’articolo A new method for deep caries treatment in primary teeth using ozone: a retrospective study, suggeriscono di utilizzare l’ozonoterapia nell’ambito di un possibile trattamento atraumatico ultraconservativo di denti decidui con lesioni cariose profonde, con scavo parziale della dentina.
L’obiettivo di queste procedure è uccidere i batteri coinvolti nel processo cariato come S. mutans, L. acidophilus e E. faecalis.
Nell’articolo Ozone Therapy for Early Childhood Caries (ECC) Treatment: An In Vivo Prospective Study la dottoressa Valentina Luppieri, dell’Istituto per la Salute Materna e Infantile IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste, e i medici e ricercatori Antonio Manfra, Luca Ronfani, Maddalena Chermetz e Milena Cadenaro hanno praticato l’ozonoterapia per il trattamento di pazienti non cooperativi con denti primari affetti da ECC. I risultati sono stati positivi.
Il protocollo proposto era di facile utilizzo per gli operatori e ben accettato da tutti i pazienti, anche da quelli meno collaborativi. Altri vantaggi dell’ozono sono: la facilità di manipolazione, la biocompatibilità, la mancanza di mutagenicità, i rapidi effetti microbicidi e la remineralizzazione.
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Articolo a cura di Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
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