Settimana dell'OMS contro l'antibiotico resistenza. L'ozono può essere una soluzione
«La resistenza antimicrobica è oggi una delle maggiori minacce per la salute pubblica che il mondo deve affrontare. Minaccia di annullare un secolo di progresso medico e di rimandarci all’era pre-antibiotica, quando le infezioni di routine potevano significare la morte».
Lo ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nell’annunciare la “World Antimicrobial Awareness Week” (WAAW), la settimana di mobilitazione per contrastare l’antibiotico resistenza che si terrà dal 18 al 24 novembre.
Il tema della WAAW 2021 è “Spread Awareness, Stop Resistance” (Diffondi la consapevolezza, ferma l’antibiotico resistenza).
Il dott. Ghebreyesus ha spiegato che l’OMS «sta lavorando con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, l’Organizzazione mondiale per la salute animale, e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, con un approccio “One Health” (Una sola salute) finalizzato ad affrontare i fattori della resistenza antimicrobica nei sistemi sanitari, nei sistemi alimentari e nell’interazione tra l’uomo, gli animali e l’ambiente».
Tra le proposte più incoraggianti e concrete per contrastare e superare l’antibiotico resistenza, è emersa negli ultimi anni l’ossigeno ozono terapia.
Nel corso di un’audizione tenutasi il 4 luglio 2019 davanti alla Commissione Affari Sociali del Parlamento italiano, dedicata alle possibili soluzioni di contrasto per la “antimicrobico resistenza”, il prof. Marianno Franzini, presidente internazionale della SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia), aveva dichiarato: «L’antibiotico-resistenza è una delle maggiori minacce per la salute pubblica globale, ma con l’ossigeno ozono terapia possiamo contrastarla e vincerla».
Il prof. Franzini ha spiegato che l’ozono, con il suo alto potenziale ossidativo, è in grado di inattivare virus e batteri, determinando la distruzione locale delle membrane dei batteri, che perdono così la capacità di sopravvivere e/o di riprodursi.
«L’ossigeno ozono – ha aggiunto – è particolarmente utile nella prevenzione e cura delle infezioni in tutti gli ambiti (ospedalieri, domiciliari, allevamenti di animali, etc.), nonché per il trattamento dell’acqua (legionellosi) e dell’aria».
A questo proposito, il prof. Franzini ha illustrato ai componenti della Commissione le modalità di cura praticate con successo su numerosi pazienti affetti da antibiotico-resistenza: pazienti che avevano ferite post operatorie che non guarivano, polmoniti resistenti, infezioni di tipo diverso che duravano da mesi e che non trovavano soluzione.
L’efficacia dell’ossigeno ozono terapia nel contrastare l’antibiotico resistenza si è dimostrata così evidente che, nel settembre del 2020, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra la SIOOT e l’Università Cattolica del Sacro Cuore per realizzare un progetto di ricerca congiunto denominato “Studio clinico multicentrico sulla valutazione dell’efficacia dell’Ossigeno-Ozono terapia in combinazione con terapia antibiotica”.
Responsabile scientifico del progetto è il Prof. Walter Ricciardi, del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità pubblica.
Il Prof. Ricciardi è stato Commissario, e poi Presidente, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal 2015 al 2018.
Il progetto sottoscritto dalla SIOOT e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore è originale ed unico nel suo genere: il primo al mondo che propone di utilizzare l’ossigeno ozono terapia per vincere l’antibiotico resistenza.
Sono già 15 gli ospedali che hanno aderito alla sperimentazione. Se verranno confermati i risultati che si sono avuti finora su diversi pazienti, il progetto rappresenterà un’eccellenza della ricerca italiana con importanti ricadute per il mondo intero.
Articolo a cura di Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
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