Speciale COVID19

Ozono contro virus, a che punto siamo?

Ozono contro virus, a che punto siamo?

L’epidemia da Covid-19 che, negli ultimi due anni e mezzo, ha colpito il mondo intero ha sollecitato in modo urgente il mondo della ricerca per trovare sostanze e prodotti in grado di contrastare, disattivare, distruggere e impedire la replicazione dei virus che attaccano gli umani, la fauna e la flora.

La ricerca medica è andata molto avanti nella scoperta e nella produzione di vaccini, che tuttavia, pur essendo molto utili nella prevenzione, non sono in grado di curare le patologie da virus.

Tra le varie sostanze antivirali sperimentate, ha avuto molto successo l’utilizzo dell’ozono, sia nella pratica terapeutica della ozonoterapia, sia per quanto riguarda la disinfezione degli ambienti.

A questo proposito, i professori Bernardi Bayarri, Alberto Cruz-Alcalde, Nuria Lopez-Vinent, Maria M. Mico, Carme Sans, del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Chimica Analitica della Facoltà di Chimica, Università di Barcellona (Spagna), hanno pubblicato una accuratissima revisione comparata di tutte le cognizioni mediche conosciute circa l’utilizzo dell’ozono per disattivare i virus come il Covid-19.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Hazardous Materials (volume 415, 5 agosto 2021) con il titolo “Can ozone inactivate SARS-CoV-2? A review of mechanisms and performance on viruses” (L’ozono può inattivare SARS-CoV-2? Una rassegna dei meccanismi e delle prestazioni sui virus).

La ricerca in oggetto analizza i diversi lavori scientifici nei quali si evidenzia come e quanto l’ozono riesca a disattivare, danneggiare, distruggere e impedire la replicazione di un rilevante numero di virus, e conclude indicando l’ozono come uno dei più potenti ossidanti in grado di inattivare virus simili alla SARS-CoV-2 (Covid-19 e varianti simili, Ndr).

Lo studio afferma che l’ozono si è dimostrato il prodotto più efficace e rapido nel distruggere i differenti virus testati.

Dopo aver esaminato le informazioni più rilevanti disponibili sull’applicazione dell’ozono per l’inattivazione di diversi virus (comprese le recenti pubblicazioni che si occupano di SARS-CoV-2), lo studio ha indicato l’alterazione dell’involucro come la principale via di reazione contro i virus avvolti, come è il caso di SARS-CoV-2.

L’efficacia dell’ozono nella disattivazione dei virus sembra avvenire attraverso il danneggiamento e l’ossidazione dell’involucro dei virus medesimi.

L’ozono riesce a contrastare anche i virus senza involucro, ma ancora non è del tutto chiaro il meccanismo di azione.

Inoltre gli studi analizzati portano alla conclusione che l’ozono, diffuso in determinate concentrazioni nei diversi ambienti chiusi, può essere un efficace disinfettante, inattivando con successo virus come l’influenza A H1N1, MERS-CoV, SARS-CoV-1, e persino SARS-CoV-2.

La revisione critica di tutte le opere pubblicate relative all’utilizzo dell’ozono è finalizzata a stabilire le condizioni applicative che potrebbero consentire l’eliminazione del SARS-CoV-2.

Questo perché, nonostante le evidenze e le sperimentazioni effettuate negli anni 2020-2021, l’ozono non è ancora stato incluso come agente virucida nei protocolli riconosciuti dal Ministero della Salute spagnolo e dall’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti.

Le informazioni raccolte saranno quindi utili per guidare consumatori, produttori, ricercatori e responsabili politici verso un uso efficace dell’ozono per affrontare l’attuale SARS-CoV-2 o altre pandemie future.

Nello studio in oggetto ci sono due tabelle dove vengono elencate le differenti tipologie di virus che colpiscono umani e animali, e i lavori scientifici di riferimento in cui si mostra come l’ozono abbia disattivato la carica virale con percentuali che vanno dall’80% al 99%.

Tra i virus che l’ozono riesce a sconfiggere: l’Adenovirus, il Calicivirus felino, il Norovirus ed il Coronavirus murino, l’Epatite A, il virus dell’Herpes simplex, il virus infettivo della Rinotracheite bovina, il virus infettivo dell’Epatite canina, il virus dell’Influenza A, il Levivirus MS2, il P22, il Poliovirus, il PR722, il virus respiratorio Sinciziale A2, il Rhinovirus tipi 1A e 14, il virus Sindbis, il T7, il virus della Encefalomielite murina di Theilers, il virus Tulane, il virus della Stomatite vescicolare, il virus della Febbre gialla, ecc.

In merito ai meccanismi di azione dell’ozono, gli autori hanno tenuto conto di tutte le informazioni dei differenti lavori scientifici dai quali si deduce che l’inattivazione dei virus non avvolti da parte dell’ozono è il risultato di alterazioni del genoma e/o del capside a ponderazioni variabili.

Per quanto riguarda le specie di virus avvolti, sembra che l’ozono alteri i lipidi e le proteine di membrana, ed in questo modo riesce a bucare e disattivare i virus stessi.

Essendo il SARS-CoV-2 un virus con un involucro lipidico contenente diverse proteine, che fanno parte di diverse funzioni essenziali, esso viene rapidamente inattivato grazie all’azione dell’ozono.

In conclusione, gli autori sostengono che, in risposta all’attuale pandemia da Covid-19 o ad eventuali epidemie future, l’ozono gassoso è un efficace e sicuro agente virucida.

Per quanto riguarda l’applicazione e l’efficacia virustatica dell’ozono, sono state trovate 14 pubblicazioni che hanno dimostrato la disinfezione dei virus sulle superfici e 6 pubblicazioni che hanno dimostrato l’efficacia della disinfezione dei virus presenti nell’aria.

Le sperimentazioni hanno confermato che l’ozono, anche in basse concentrazioni, è efficace e rapido su 28 diversi virus dei 29 testati, tra cui il SARS-CoV-2.

Per quanto riguarda i tipi di superfici, l’ozono ha dimostrato la sua efficacia su tutti i materiali testati (plastica, vetro, tessuto, gelatina…); nei dati sperimentali analizzati non sono state osservate differenze significative nell’inattivazione dei virus avvolti e non avvolti.

In base a quanto sopra riferito, l’ozonizzazione sembra essere una tecnologia valida per l’inattivazione di virus nei fomiti e sospesi nell’aria, incluso il SARS-CoV-2.

Articolo a cura di Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org
antonoio.gaspari@orbisphera.org

Indietro...