Ozonoterapia riduce il rischio di morte da infezione da coronavirus dell'85%
L’ozono si crea nell’atmosfera, come con i fulmini, quando i raggi del sole dividono in singoli atomi, le molecole di ossigeno.
Ogni singolo atomo di ossigeno, si combina con altre due molecole, sempre di ossigeno, formando l’ozono (O3, tre atomi di ossigeno). La maggiore quantità di ozono terrestre si trova a circa dieci, quaranta chilometri dal suolo terreno. Questa zona è la Stratosfera, la barriera protettiva che ci difende dagli effetti collaterali, dei raggi del sole.
Quando l’ozono assorbe le radiazioni ultraviolette, si scinde, divide, ritornando ad essere solamente ossigeno.
Durante la fase acuta del coronavirus, i medici dei poli ospedalieri affiancavano la cura farmaceutica, all’ozonoterapia. Quest’ultima, secondo i professori della SIOOT, riduce il rischio di morte da infezione da coronavirus, dell’85%. Lo studio della SIOOT è stato presentato nel 2020 alla camera dei deputati in Italia.
Ad oggi, gli esperti hanno riscontrato molti vantaggi dopo soli quattro o cinque trattamenti di ozonoterapia, sempre in concomitanza dell’assunzione dei farmaci consigliati.
In questi due anni, gli studi hanno evidenziato come, l’ozonoterapia aumenti l’ossigenazione, riportando alla normalità i valori di saturazione del paziente affetto dall’infezione. Hanno inoltre rilevato i benefici dell’ozonoterapia, anche per antibiotico resistenza e mal di schiena secondo precisi protocolli SIOOT.
Marcella Tafuri
Quotidianpost.it