Speciale COVID19

L'ozonoterapia SIOOT per contrastare il coronavirus

L'ozonoterapia SIOOT per contrastare il coronavirus

Chiusi gli aeroporti in Cina. Scuole e fabbriche ancora chiuse nelle zone dove potrebbe diffondersi il contagio. Ieri c’è stata una vittima nella provincia sudoccidentale del Sichuan per un totale di 170 vittime dall’inizio dell’epidemia.

La Federcalcio cinese (Chinese Football Association) ha annunciato che saranno rinviate tutte le partite in programma. L’Ikea ha deciso di chiudere in via temporanea tutti i trenta store presenti in Cina.

Stiamo parlando del coronavirus 2019-nCoV, originatasi dalla città di Wuhan. La sua diffusione è considerata così virulenta da minacciare una epidemia mondiale.

Le misure sanitarie che si stanno adottando nei Paesi in contatto con la Cina sono di monitoraggio e prevenzione per evitare i rischi di contagio.

I pochi pazienti su quali è stato trovato il coronavirus sono stati isolati e trattati con grande attenzione e cautela.

Per saperne di più e per capire se l’ozonoterapia può essere praticata con successo anche sui pazienti affetti da coronavirus, abbiamo intervistato il prof. Marianno Franzini, presidente internazionale della SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia).

In che modo l’ozono contrasta efficacemente i virus?

L’ozono uccide gli organismi parassitari per lisi cellulare attaccandone con meccanismo ossidativo le membrane protettive, senza lasciare residui chimici. I virus prima vengono inattivati e poi fisicamente distrutti.

L’ozonoterapia può vincere il coronavirus?

Assolutamente sì, perché è un virus e risponde esattamente al meccanismo d’azione dell’ozono.

Quali sono le misure per igienizzare gli ambienti e i luoghi dove il coronavirus potrebbe essersi sviluppato?

Le persone colpite da coronavirus manifestano difficoltà respiratorie, febbre e polmonite, quindi devono essere trattate quotidianamente secondo il protocollo SIOOT di ossigeno ozono, senza interrompere le terapie in atto.

La previsione di trattamento delle polmoniti va da un minimo di 4 a un massimo di 8 giorni.

Gli ambienti vanno tenuti igienizzati tramite l’immissione nell’aria di dosi di ozono. Se non vi è presenza umana, le dosi devono essere più alte ed immesse per un breve periodo di tempo. In caso di presenza umana, le dosi di ozono devono essere più basse e prolungate. Inoltre si riduce il rischio di contaminazione operando attraverso la sterilizzazione delle merci in ingresso e in uscita, nonché procedendo con la sanificazione di ambienti ad alta affluenza (quali aeroporti, stazione e uffici).

In conclusione il prof. Franzini ha spiegato che la SIOOT è disponibile, con i propri medici e le proprie strutture medicali, ad attuare tutte le procedure che si rendono necessarie per frenare la diffusione del coronavirus.

Articolo a cura di Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org
antonoio.gaspari@orbisphera.org

Pubblicato sul sito dell'associazione SIOOT Indietro...